Quanta prepotenza
c’è
in un silenzio?
© Adriana Mirando
Quanta prepotenza
c’è
in un silenzio?
© Adriana Mirando
La paura della morte
nasce
dall’ignoranza
della sua natura.
© Adriana Mirando
Ti adagiavi
sul monte di Venere,
ma non ero io.
Spingendo indietro
i miei percorsi
che duravano
sette dei miei tormenti.
Un volto gonfio dal pianto,
il flusso sanguigno
come particelle di vetro
infiammavano le mie viscere.
Nella pausa
dei nostri tramonti
si annunciava sempre una fine,
silente orgoglio sterile
di un carnefice.
Fuori dalla porta
del tuo cuore
esprimevi tacitamente
il tuo dissimulare: la cosa peggiore
del tuo volubile amore.
© Adriana Mirando (immagine presa dal web)
L'odore del carbone e del ferro, il camino sempre acceso e io che amavo giocare con il fuoco. Il bagno in un catino ed esplorare l'orto della nonna, ora mi piace ricordare. Ma non voglio più ricordare, l'ombra nera, che mi faceva visita ogni notte, i suoi passi mi svegliavano all'improvviso, le sue mani troppo grandi mi chiudevano gli occhi affinché non ne distinguessi il profilo, ma ricordo il suo bacio umido e l'odore cattivo.
© Adriana Mirando (immagine presa dal web)
C'è chi ha il dono del sogno e di poterlo interpretare, come un veggente averne la chiave di lettura. Tu che m'inganni con falsi sorrisi, brami la mia anima per averne l'energia. Ma io ti ostacolerò. Ho qualcosa che mi rende superiore alla tua crudele astuzia, ho un cuore puro che non conosce la paura.
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Raccolgo un po' di parole tacere neppure un istante in una confusione di pianti insensati, ecco, stupido mostro dei miei sogni, non ti prendere gioco di me! La mia gola riarsa mi odierà pronunciare il nome che voleva tacere un istante. Ti rimprovero muta.
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L’antipatia
non richiede sforzo.
© Adriana Mirando
Non giudicare
i problemi di un altro:
pensa a quando li avrai tu.
© Adriana Mirando
Se qualcuno
vuol farvi credere
che valete poco
è perché si è accorto
di valere meno.
© Adriana Mirando
L’arte è cercare
la magia del sé,
per trovare la meraviglia
del proprio esistere,
per amarne la parte migliore.
© Adriana Mirando